Qualcosa su Carmen
Credo di avere un superpotere: essere una donna non è già un superpotere?
Forse penserai che io sia la solita femminista, di ultima generazione, incattivita con gli uomini. No, non sono una femminista, ma lotto per i diritti delle donne così come per quelli di ogni essere umano.Il mio nickname è, da ormai oltre un decennio, “Strange Fruit”. È una canzone jazz (genere musicale che amo sopra tutti), interpretata da Billie Holiday, per la prima volta nel 1939. È un pezzo forte, duro, di denuncia e che tenta di risvegliare l’Umanità, di scuotere le coscienze, dinanzi a una situazione efferata e aberrante: uomini giustiziati sommariamente e appesi agli alberi, solo perché appartenenti ad un’altra etnia, cioè - in questo caso - l’afroamericana.
Come Billie, in “Strange Fruit”, tento di denunciare, ma sono anche uno strano frutto, e cerco di essere una divulgatrice di Umanità, che racconti colori e sfumature delle persone che incontra. Tutto questo per me è vita, che è “arte dell’incontro”, come scrisse De Moraes nel “Samba delle Benedizioni”. Il mio modo di essere, i miei valori si rispecchiano nel mio lavoro, costituito da relazioni pubbliche, comunicazione e responsabilità sociale.
Perché collaboro con Il Fattore Umano? Perché condividiamo la curiosità verso l’incontro, la passione per le storie e l'amore per i progetti in cui al centro vi siano le persone con la propria Umanità.