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Anna Karenina e la resilienza organizzativa

2018-09-28 21:01

Luigina Sgarro

Psicologia organizzativa, Articoli, resilienza organizzativa, organizzazione, trauma organizzativo,

Anna Karenina e la resilienza organizzativa

"Tutte le famiglie felici sono simili le une alle altre; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo." "Anche qui non c’è stata nessuna sorpresa. E f

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"Tutte le famiglie felici sono simili le une alle altre; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo." "Anche qui non c’è stata nessuna sorpresa. E fede o non fede, non so cosa sia, ma questo sentimento è entrato in me egualmente inavvertito, attraverso la sofferenza, e si è fermato saldamente nell’anima. Mi arrabbierò sempre alla stessa maniera contro Ivan il cocchiere, sempre alla stessa maniera discuterò, esprimerò a sproposito le mie idee, ci sarà lo stesso muro fra il tempio dell’anima mia e quello degli altri, e perfino mia moglie accuserò  sempre alla stessa maniera del mio spavento e ne proverò rimorso; sempre alla stessa maniera, non capirò con la ragione perché prego e intanto pregherò, ma la mia vita adesso, tutta la mia vita, indipendentemente da tutto quello che mi può accadere, ogni suo attimo, non solo non è più senza senso, come prima, ma ha un  indubitabile senso di bene, che io ho il potere di trasfondere in essa!" 
(Lev. Tolstoj Anna Karenina, traduzione di Maria Bianca Luporini, Sansoni, 1967)


Incipit ed explicit di Anna Karenina uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi, tragedia, amore, onore, tradimento, rinascita: possiamo trasformare in positività un evento negativo come ad esempio, un trauma organizzativo? 


Che cos’è un trauma organizzativo? 


"Una ferita a una organizzazione derivante da un singolo evento o impatto di un accumulo di eventi.";
"Una grave sofferenza derivante dallo sperimentare un evento (percepito come) disastroso e fuori dalla gamma dell’esperienza ordinaria".
In pratica è una spiacevole esperienza che causa un repentino cambiamento rispetto alla normale routine organizzativa per i dipendenti e i manager. 
Tra i sintomi e gli effetti più frequenti ed evidenti ci sono: 

 

  • Eccessivo investimento sulle relazioni all’interno 

 

  • Stress e trasmissione dell’ansia 

 

 

  • Perdita di fiducia, speranza oppure aspettative negative 

 

 

  • Caduta di livello di motivazione 

 

 

  • Perdita delle persone più valide 

 

 

  • L’elaborazione del trauma organizzativo 


Si può favorire la resilienza organizzativa, far sì che l’accaduto sia un rafforzamento per l’azienda e costituisca la possibilità di: 

 

 

  • Conoscere meglio l’ambiente e se stessi 

 

 

  • Evolvere come persona e come leader 

 

 

  • Saper gestire meglio eventi futuri sia positivi che negativi 

 

 

  • Rafforzare ulteriormente la fiducia in se stessi e nell’organizzazione 


Come?

 

 

  • Identificando, in modo condiviso, azioni prioritarie 

 

 

  • Facilitando la comprensione dell’esperienza a livello organizzativo 

 

 

  • Definendo il trauma e "normalizzando" le risposte collettive e individuali 

 

 

  • Creando un senso e una storia comune 

 

 

  • Contenendo l’ansia e consentendo l’espressione emotiva 

 

 

  • Avendo la capacità di attingere energia dall’esterno se necessario 


Un trauma organizzativo può diventare un’occasione per dare un senso, una direzione e un’identità a un’organizzazione, trasformando un passato pesante in  una base solida per il futuro.

 

 

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