Cosa succede quando è la donna il ’virago’ della coppia?
Come si sente l’uomo che si trova, molto più frequentemente di quanto ancora il costume non ritenga "normale", a badare ai bambini, fare la fila al supermercato, confrontare il prezzo di detersivi e ammorbidenti, portare i bambini a scuola, aspettarli all’uscita e ritrovandosi chiacchierare con le mamme perché lei è quella che porta lo stipendio più alto a casa? Che influenza ha questo sul ménage della coppia?
Anche perché la donna, anche quando guadagna di più ed è anche la più impegnata dei due, non sempre è pronta a mollare lo scettro in casa. E se in ufficio ha tutto sotto controllo difficilmente rinuncia a gestire le cose anche a casa, il ruolo di "caregiver" riesce a delegarlo, ma con molta fatica.Il marito/compagno si può trovare, allora, a lottare doppiamente: per il proprio spazio in un ruolo che la nostra società, per quanto evoluta ancora stenta a riconoscere, se agito dall’uomo, e che la donna comunque continua a sentire, nella maggioranza dei casi come naturalmente proprio.Può succedere che il malessere dell’uomo e il senso di colpa della donna collegati a questo stato di cose si riversino nel rapporto e creino delle tensioni anche perché le parti in causa possono essere poco consapevoli del disagio profondo che si nasconde alla radice.L’uomo potrà sentirsi costantemente, seppure in maniera sottile, fuori posto, mentre la donna avvertirà che c’è qualcosa che non è come "dovrebbe" essere.
Una sostanziale differenza la fa anche quanto l’accordo rispetto ai ruoli sia stato esplicitato il qualche modo anche se non necessariamente condiviso. Non sempre l’uomo ha optato ufficialmente per il ruolo di "principe consorte" se non proprio di "stay-at-home-dad", usando il gergo degli USA che ultimamente sembra che siano passati dall’essere la patria della libertà a essere la patria dell’eufemismo.Qualche volta la condizione dell’uomo sembra essere vissuta e interpretata, o perlomeno, tacitamente "recitata" da entrambi come una condizione transitoria, un limbo nel quale lui si trova fino a quando non avrà trovato un’occupazione più gratificante o più a sua misura. Questo può essere un modo per sottrarsi totalmente al confronto con la consorte di successo, un modo per sottolineare che l’unico motivo per il quale non è lui il top manager nella coppia è che a lui avere un ruolo apicale non interessa.
Un’altra sfida importante in questa situazione è la stessa accettazione da parte della donna. Cresciuta comunque in un mondo in cui il paradigma dominante prevede che sia l’uomo ad avere più denaro, più potere, più forza nella relazione, sente lei stessa il peso dell’essere l’asse economico della famiglia, quella che non può mollare, quella che porta i soldi a casa.Anche se non fa più parte della generazione del "Complesso di Cenerentola" sarà difficile per lei accettare un’asimmetria per la quale il sentire, la letteratura, il cinema, la pubblicità, le serie tv non l’hanno preparata. Avrà la sensazione di vivere senza rete, di avere troppo peso sulle spalle e di non potersi permettere di sbagliare.
Il rischio è che questo stato di cose porti la coppia a un graduale allontanamento se la donna non sarà in grado di vivere con serenità il proprio status economico superiore e l’uomo non riconoscerà in se stesso che la vera grandezza sta nel non avere bisogno di apparire grande.
Questa dinamica è stata trattata in un libro del 2014 di Farnoosh Torabi. In "When she makes more" l’affascinante giornalista spiega brillantemente perché spesso le relazioni soffrono quando lei guadagna di più ma anche come l’armonia può essere ristabilita, attraverso 10 regole:
1. Affrontare i fatti
Le coppie devono affrontare la situazione per ciò che è. Lei guadagna di più e, per questa ragione, i rischi di esaurimento, infedeltà e divorzio sono più alti della media. Per affrontare al meglio questa dinamica dovranno comprendere quali sono, per ciascuno di loro, i limiti e i vantaggi della situazione.
2. Riscrivere la favola
Molte donne sono cresciute nell’idea che avrebbero trovato un principe che le avrebbe portate nel suo castello, ora devono cambiare le proprie aspettative per ottenere una relazione soddisfacente anche se a cavallo ci vanno loro.
3. Trovare un equilibrio nel campo finanziario
La Torabi sostiene che la gestione del denaro sia più un fattore emotivo che economico e sarà utile trovare un tenore di vita che sia percepito come equo e sostenibile da entrambi i patner.
4. Prepararsi per le incertezze
Le donne, generalmente, hanno il desiderio di un maggiore controllo e una minore propensione al rischio. Sarà utile prevedere degli accordi su come gestire future eventualità come che accadrà quando arriverà la pensione e la cura dei genitori anziani.
5. Nutrire il cervello maschile
Una volta chiariti gli equilibri finanziari nella relazione sarà necessario livellare i piani emozionali. Quando l’uomo non è il principale motore economico della famiglia ci sono degli impatti finanziari che non possono essere ignorati. Sarà fondamentale condividere i propri sentimenti in modo da non far nascere conflitti e sentimenti negativi inespressi.
6. "Affittare" un aiuto domestico
Che piaccia o no, le donne ancora si occupano della maggior parte del lavoro in casa. Per affrontare questo aspetto, se non si riesce a trovare un equilibrio reciproco realmente soddisfacente, la Torabi suggerisce di avere un aiuto stabile a casa.
7. Sfondare la barriera invisibile (ma armate di scudo)
Il fatto di prendersi cura dei bisogni relazionali non deve portare la donna a trascurare la carriera. Si dovrà comprendere la differenza di aspettative evitando di esaurirsi e gestendo separatamente i vari aspetti della tua vita.
8. Pianificare la genitorialità
I bambini cambiano tutto. Molte persone lo comprendono ma non tutte si preparano sufficientemente. Entrambi i genitori dovrebbero negoziare i ruoli in modo appropriato rispetto alle proprie competenze ed essere flessibili per far funzionare il tutto.
9. Corazzarsi
Tutti hanno un opinione e molti criticheranno la scelta di un ruolo non tradizionale. La Torabi suggerisce di ignorare tutti e fare quello che funziona per la coppia e la relazione e di prepararsi e sostenersi per reagire alle critiche.
10. Ricordarsi di respirare
La meta finale è la felicità, si fa ciò che serve per ottenerla.Ma la cosa che la Torabi sottolinea maggiormente e che mi sento di sottoscrivere è: fate in modo che funzioni e, soprattutto, non cercate di fare tutto da sole.Come al solito.